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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

La domenica in Museo 2) Le salite al Museo Storico Verticale

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La Torre Civica, simbolo di molte città che nella loro storia sono state libero comune proprio come Treviglio, è per la nostra città uno dei monumenti più significativi. Custode della città fin dal XIII secolo, ancora oggi ne custodisce la storia grazie all'allestimento al suo interno del Museo Storico Verticale. Cosa significa per il visitatore di oggi? Cari visitatori, per prima cosa significa che dovete prepararvi a salire (e poi scendere) circa 220 gradini per raggiungere l'ultimo piano visitabile posto appena sotto la cella campanaria. Durante la salita avrete la possibilità di vedere da vicino la struttura della torre, che pur avendo subito diverse modifiche nel corso degli anni, mantiene ben riconoscibili l'originale impianto gotico e gli elementi che ne caratterizzano le diverse funzioni: le buche per i ponteggi, gli spioncini di guardia, i fori sul pavimento per il passaggio delle corde delle campane, il meccanismo originale dell'orologio (sostituito

La domenica in museo 1) ViviMuseo al Museo Civico

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Perché non trascorrere la domenica pomeriggio in Museo? Ecco cosa organizzano per i propri visitatori i musei di Treviglio, un post per ogni domenica al Museo! Cominciamo oggi con la proposta "ViviMuseo. Pomeriggi di benessere in museo ogni terza domenica del mese" che potete vivere al Museo Civico "Ernesto e Teresa Della Torre". Il benessere non è solo una questione fisica, ma riguarda tutte le sfere dalla vita di una persona. Anche un’attività culturale può rigenerare, rilassare e concorrere quindi al benessere di ognuno. Negli ultimi anni la ricerca sulla correlazione tra varietà e qualità culturale e salute, e i risultati che sono emersi hanno rafforzato l’inclinazione a considerare le istituzioni culturali come fonte di benessere e rafforzato i legami anche istituzionali tra cultura e salute. La cultura fa bene alla salute, non solo perché ci dona la possibilità di staccare dalla routine quotidiana e rivolgerci al bello, ma anche perché amplia le nostre co