I Musei e le scuole
E' settembre, ricominciano le scuole. Per noi è un mese impegnativo, ma ricchissimo di contatti, idee, relazioni.
Da anni i Musei di Treviglio e la Biblioteca Civica (Biblioteca Ragazzi e Bibliocuccioli) propongono percorsi didattici dedicati alle scuole di ogni ordine e grado, secondo le specificità di ogni museo.
Da anni viviamo momenti stimolanti e emozionanti con i ragazzi, grazie alla risposta sempre attiva delle scuole del territorio, da quelle di Treviglio a quelle più lontane che arrivano da tutta Lombardia.
Da anni siamo convinti, e ogni anno di più, che un museo senza la scuola perda molto del suo valore educativo, ma lo stesso accade a una scuola senza museo.
Eccoci allora, zaini alla mano, pronte a visitare le scuole per far conoscere le nostre proposte!
Una relazione che si rinnova ogni anno, con entusiasmo da parte nostra e delle scuole.
Richiede impegno, certo: preparare un laboratorio didattico non è una cosa che si improvvisa, richiede conoscenza della materia, ma anche conoscenza dei metodi didattici, una base di pedagogia e tanta tanta tanta esperienza sul campo.
Dietro ogni proposta didattica si celano un lavoro di valutazione delle esperienze precedenti, la formazione personale degli operatori anche presso anche altre realtà perché è dal confronto che nascono nuovi stimoli, una progettazione meditata in ogni aspetto, da quello contenutistico, a quello metodologico o organizzativo. Un laboratorio presuppone una conoscenza approfondita di ciò che vogliamo trasmettere agli altri, uno studio trasversale della materia perché le domande dei ragazzi sono imprevedibili e intelligenti e non si può perdere l'occasione di appagare la loro curiosità. Ideare un laboratorio significa pensare a chi sarà il nostro interlocutore, trovare un metodo attivo, curioso e accattivante per coinvolgere senza perdere mai di vista che l'obiettivo non è divertire e basta ma affascinare e trasmettere passione e conoscenze.
E poi i laboratori si conducono: apparentemente sono sempre quelli, ripetuti a classi diverse, ma in realtà chi conduce i laboratori sa che saranno sempre diversi, perché è impossibile proporre una scaletta standard: bisogna sapersi adattare alle reazioni di chi ci sta davanti, seguirne le inclinazioni e le curiosità, accelerare, rallentare, modificare il proprio linguaggio verbale e corporeo, improvvisare stimoli, ma mai mai mai perdere di vista l'obiettivo specifico dell'attività.
E' fondamentale anche la relazione con le insegnanti, che ci raccontano, condividono con noi (che non siamo insegnanti e su quel fronte abbiamo tutto da imparare) le loro esperienze e ci aiutano ad entrare sempre meglio in relazione con i loro ragazzi.
Quindi un grazie a tutte le scuole che hanno aderito alle nostre proposte negli anni passati e a chi comincerà a farlo da quest'anno.
Augurando ad alunni e insegnanti un buon inizio anno vi segnaliamo che trovate le nostre attività per le scuole nella pagina dedicata!
Da anni i Musei di Treviglio e la Biblioteca Civica (Biblioteca Ragazzi e Bibliocuccioli) propongono percorsi didattici dedicati alle scuole di ogni ordine e grado, secondo le specificità di ogni museo.
Da anni viviamo momenti stimolanti e emozionanti con i ragazzi, grazie alla risposta sempre attiva delle scuole del territorio, da quelle di Treviglio a quelle più lontane che arrivano da tutta Lombardia.
Da anni siamo convinti, e ogni anno di più, che un museo senza la scuola perda molto del suo valore educativo, ma lo stesso accade a una scuola senza museo.
Eccoci allora, zaini alla mano, pronte a visitare le scuole per far conoscere le nostre proposte!
Una relazione che si rinnova ogni anno, con entusiasmo da parte nostra e delle scuole.
Richiede impegno, certo: preparare un laboratorio didattico non è una cosa che si improvvisa, richiede conoscenza della materia, ma anche conoscenza dei metodi didattici, una base di pedagogia e tanta tanta tanta esperienza sul campo.
Dietro ogni proposta didattica si celano un lavoro di valutazione delle esperienze precedenti, la formazione personale degli operatori anche presso anche altre realtà perché è dal confronto che nascono nuovi stimoli, una progettazione meditata in ogni aspetto, da quello contenutistico, a quello metodologico o organizzativo. Un laboratorio presuppone una conoscenza approfondita di ciò che vogliamo trasmettere agli altri, uno studio trasversale della materia perché le domande dei ragazzi sono imprevedibili e intelligenti e non si può perdere l'occasione di appagare la loro curiosità. Ideare un laboratorio significa pensare a chi sarà il nostro interlocutore, trovare un metodo attivo, curioso e accattivante per coinvolgere senza perdere mai di vista che l'obiettivo non è divertire e basta ma affascinare e trasmettere passione e conoscenze.
E poi i laboratori si conducono: apparentemente sono sempre quelli, ripetuti a classi diverse, ma in realtà chi conduce i laboratori sa che saranno sempre diversi, perché è impossibile proporre una scaletta standard: bisogna sapersi adattare alle reazioni di chi ci sta davanti, seguirne le inclinazioni e le curiosità, accelerare, rallentare, modificare il proprio linguaggio verbale e corporeo, improvvisare stimoli, ma mai mai mai perdere di vista l'obiettivo specifico dell'attività.
E' fondamentale anche la relazione con le insegnanti, che ci raccontano, condividono con noi (che non siamo insegnanti e su quel fronte abbiamo tutto da imparare) le loro esperienze e ci aiutano ad entrare sempre meglio in relazione con i loro ragazzi.
Quindi un grazie a tutte le scuole che hanno aderito alle nostre proposte negli anni passati e a chi comincerà a farlo da quest'anno.
Augurando ad alunni e insegnanti un buon inizio anno vi segnaliamo che trovate le nostre attività per le scuole nella pagina dedicata!
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