Storie in Museo - Ritratto di Clorinda Sala Mauri

A noi piace perchè...

Il Museo Civico di Treviglio non sarebbe lo stesso senza questo bellissimo ritratto, posto proprio all'inizio del percorso di visita.
Natale Morzenti, ritratto di Clorinda Sala Mauri,
1930 circa, olio su tela, cm 120 x 95
Museo Civico "Ernesto e Teresa Della Torre"
Ci piace perchè Clorinda, ritratta  nella propria casa, di cui si intravede il corridoio alle sue spalle, accoglie i visitatori con un'amabilità, un'eleganza e una cortesia d'altri tempi. D'altra parte il ritratto risale al 1930 circa: è interessante notare alcuni dettagli della moda del tempo, come lo jabot di pizzo fissato al semplice abito nero con un'elegante spilla, o la collana di perle a cui fanno da pendant gli orecchini, la pelliccia portata con leggerezza sul braccio destro, con la quale Clorinda quasi sovrappensiero gioca.
Clorinda è una donna di stile e raffinatezza, ma anche una persona dalla profonda personalità che emerge dallo sguardo dolce e gentile ma sicuro di sé. La posizione di tre quarti sembra volerci invitare ad addentrarci nella propria casa, come oggi nel Museo
Questa opera ci piace anche perchè getta una nuova luce sulla pittura di Natale Morzenti, spesso non adeguatamente apprezzata. La freschezza e il realismo di questo ritratto rappresentano uno degli esiti più alti della produzione di Morzenti per la delicatezza delle pennellate, per la scelta dell'ambientazione, per l'attenzione ai giochi di luce.
Lo spiega bene Fernando Rea, nella scheda dell'opera presente nel catalogo del Museo:
[...]Si torna quindi al discorso iniziale che non vuole rappresentarci un artista allo stato brado munito solo di attitudine e istinto, quale ci è stato presentato
dalla letteratura, ma un pittore attento e perfettamente consapevole nel procedere del suo lavoro, e se negli anni centrali della sua attività sembrò lontano e quindi isolato rispetto alla pittura coeva per l’affinità con i temi ottocenteschi e le reminiscenze ancor più antiche, è pur vero che la sua arte è di assoluta personalità, singolare se vogliamo, ma sorretta da un disegno potente e tonalità arditissime che molti artisti probabilmente non avrebbero osato eseguire*.  

*Le civiche raccolte d'arte della città di Treviglio. Il Museo Ernesto e Teresa Della Torre, Bolis Edizioni 2011, pag. 55

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